C’è anche la firma di Antonio Colucci, titolare della falegnameria “La Bottega del Tarlo” di Salza Irpinia, nei nuovi locali di Marennà, prestigioso ristorante dei Feudi di San Gregorio, punta di diamante della produzione vitivinicola irpina.
Presso i laboratori della Bottega del Tarlo sono state infatti realizzate le boiserie della Sala Balthazar e della Sala ristorante e il bancone e il retrobanco della stessa sala ristorante. Porta la firma della falegnameria di Salza Irpina anche la bottigliera e l’office di entrambe le sale, così come lo sbarco dell’ascensore, impreziosito da una boiserie in legno realizzata a tutta altezza.
Per realizzare il nuovo progetto, l’azienda con sede a Sorbo Serpico si è affidata a Roberto Liorni, architetto e designer di rilievo, autore di una vera e propria rivoluzione nell’ideazione e realizzazione di ristoranti. Liorni ha infatti completamente ripensato gli spazi interni di Marennà, annullando ogni barriera possibile tra cucina e natura e offrendo così agli ospiti un viaggio immersivo dal terroir al piatto.
Pur mantenendo la cucina a vista e la sala con le grandi vetrate sulle vigne del Pàtrimo progettate a suo tempo da Hikaru Mori, Liorni ha trasformato gli interni, creando un vero e proprio “Teatro del Vino” per ridare centralità all’assoluto protagonista del luogo. Immaginata e realizzata come un momento di condivisione in grado di esaltare le migliori produzioni vitivinicole dei Feudi, il lancio della prestigiosa e accogliente area è stato frenato dall’emergenza Covid che non ha ancora consentito di goderne a pieno.
Inaugurato da pochi mesi, il “nuovo” Marennà ha confermato la sua centralità nell’offerta enogastronomica di eccellenza, grazie anche ad una location accogliente e di grande impatto. Nel cantiere, aperto a febbraio e completato a fine ottobre, hanno lavorato gomito a gomito diversi artigiani, impegnati in un progetto di ristrutturazione articolato che ha interessato un’area complessiva di oltre 900 metri, di cui circa 140 di cucina.
La nuova versione di Marennà è il frutto di un eccellente lavoro di squadra che ha visto come detto, tra i protagonisti, anche l’azienda irpina guidata da Colucci. La qualità dei materiali utilizzati dalla Falegnameria irpina e il rispetto della tempistica hanno portato ad un risultato finale assolutamente in linea con le aspettative dell’azienda e, soprattutto, con le indicazioni dell’architetto che ha disegnato tutte le parti in legno realizzate da Colucci con il quale Liorni è stato costantemente in contatto per condividere i vari passaggi e trasferire, quando necessario, anche modifiche e rivisitazioni in corso d’opera.
Una sinergia proficua favorita dalla notevole flessibilità organizzativa dell’artigiano irpino sempre pronto a rispondere al meglio alle diverse sollecitazioni e priorità di volta in volta individuate.